Water: essential, fundamental, universal human right.
With this title Fr Luigi Savoldelli sm, Italian Marist in Cameroon says "I wanted to start this, my first article, on the experience that I am living with my brother Africans and the people of Cameroon, resuming a passage of the encyclical "Laudato Si" by Pope Francis. In the context of this encyclical, the agricultural project that we are sharing is part of the Marist community of Cameroon and a group of local poor families.
Among the elements of the project an important aspect is that of water, a vital and essential element for human life; In order to respond to the need to be able to guarantee to the local community, which will gather around the cultivation project, there are new developments of the well and the water tower, developments that aim to provide these families with clean drinking water.
The difficulties of getting water
I still remember well my arrival in Cameroon and among the various aspects that affected my attention and sensitivity, what perhaps most shook me was the ban on drinking water from streams or on the street. Even in Yaoundé, where I am, despite being the capital, the situation of the water network is still very partial, incomplete and precarious; therefore, neither the quality of the water nor the continuity of its availability are guaranteed.This situation confirmed to me once again that water is truly the essential, fundamental and universal element for life. In the past year, I have seen the effort that everyone here encounters every day, from children to the elderly, to obtain water. Although this job costs effort and sweat, people are really happy and full of joy when they find some water in the streams.This situation becomes even more difficult during the dry season, when, for cultivation we encounter more difficulties forthe garden and we have to draw water from the stream for watering,although we are aware of the poor quality of that water.
The water well
In this context is the idea, the project and the realization of the water well for our farming project. On the one hand to ensure water for the garden and on the other, an even more important reason to ensure the families living at our farm have good, drinking water.
This project, in fact, takes place in the heart of the forest, where there was no drinking water and in this area the population live in a precarious situation and are mainly supported with the products of the fields.
This situation of difficulty makes us share and hear our words in the encyclical Laudato Si: "A particularly serious problem is that of the quality of water available to the poor, which causes many deaths every day. Water-related diseases, including those caused by micro-organisms and chemicals, are common among the poor. Dysentery and cholera, due to inadequate sanitation and water supplies, are a significant factor in suffering and infant mortality." (L Si No.29)
With the limited means of our District and the help of the Italian benefactors, we have created the drinking water well, a long and difficult work done mostly by hand; in order to have drinking water it was necessary to dig up to 15 meters deep and make a layer of gravel and sand that guarantee the potability.
Water, a great gift
To complete the well's operation, we have planned and built a tower and a water tank alongside this well to upgrade and complete the drinking water supply system. Again, the project of the tower and the water tank has have been possible to buy thanks to the sensitivity of many Italian friends, sensitive to the words of Pope Francis in the encyclical "Laudato Si": "The urgent challenge of protecting our common home includes the concern of uniting the whole human family in the search for sustainable and integral development, because we know that things can change. The Creator does not abandon us, he never backs down in his project of love, he does not regret having created us. Humanity still has the capacity to work together to build our common home. I would like to express gratitude, encourage and thank all those who, in the most diverse areas of human activity, are working to ensure the protection of the home we share. Those who struggle vigorously to resolve the dramatic consequences of environmental degradation in the lives of the world's poorest deserve special gratitude. Young people are crying out for change from us. They wonder how it is possible that we claim to build a better future without thinking about the environmental crisis and the suffering of the excluded.
I make an urgent call to renew the dialogue on how we are building the future of the planet ... We need a new universal solidarity. As the Bishops of South Africa have said, "the talents and involvement of all are necessary to repair the damage caused by humans on God's creation." We can all collaborate as God's tools for the care of creation, each with its own culture and experience, its own initiatives and abilities."
(L Si nos.13-14)
The spirit of collaboration and solidarity has characterized these works more than any other aspect, the collaboration between the workers of the cultivation and the solidarity of the Italian friends have allowed this project, which seemed unfeasible, to take shape and texture.
Today the cultivation project is progressing very well, thanks in part to these interventions that allow good and drinking water, both for the livelihood of the families participating in the project and for all cultivation activities.
Fr Louis Salvodelli sm.
L'ACQUA: DIRITTO UMANO ESSENZIALE, FONDAMENTALE E UNIVERSALE
Con questo titolo ho voluto iniziare questo mio primo scritto sull'esperienza che sto vivendo con i confratelli africani e la gente del Camerun, riprendendo un passaggio dell'Enciclica "Laudato Si" di Papa Francesco. Nel contesto di questa enciclica si inserisce e trova significato il progetto agricolo che stiamo condividendo tra la comunità Marista del Camerun e un gruppo di famiglie povere locali.
Tra gli elementi del progetto un aspetto importante è quello dell'acqua, elemento vitale e imprescindibile per la vita umana; per rispondere alla necessità di poter garantire alla comunità locale, che si riunirà attorno al progetto della coltivazione, si collocano gli interventi del pozzo e della torre dell'acqua, interventi che hanno l'obiettivo di fornire a queste famiglie acqua potabile e pulita.
Le difficoltà per avere l'acqua
Ricordo ancora molto bene il mio arrivo in Camerun e tra i vari aspetti che hanno colpito la mia attenzione e sensibilità, quello che forse più di tutti mi ha scosso è stato il divieto di bere l'acqua dai ruscelli o per la strada. Anche a Yaoundé, dove mi trovo, pur essendo la capitale, la situazione della rete idrica è ancora molto parziale, incompleta e precaria; pertanto non sono garantite né la qualità dell'acqua né tantomeno la continuità della sua disponibilità. Tale situazione mi ha confermato una volta di più che l'acqua è veramente l'elemento essenziale, fondamentale e universale per la vita. Nell'anno appena trascorso, ho visto la fatica che tutti qui incontrano ogni giorno, dai bambini agli anziani, per procurarsi l'acqua. Anche se questo lavoro costa fatica e sudore, la gente è veramente contenta e piena di gioia quando trova un po' di acqua nei ruscelli. Situazione che si fa ancora più difficile nel corso della stagione secca, anche nella coltivazione abbiamo incontrato maggiori difficoltà e per l'orto abbiamo dovuto attingere con gli annaffiatoi acqua dal ruscello, pur consapevoli della scarsa qualità di quell'acqua.
Il pozzo dell'acqua
In questo contesto si colloca l'idea, il progetto e la realizzazione del pozzo dell'acqua presso la coltivazione, da un lato per garantire l'acqua per l'orto e dall'altro, motivo ancora più importante per garantire alle famiglie che vivono presso la coltivazione un'acqua buona e potabile.
Questo progetto, infatti, si concretizza nel cuore della foresta, dove non c'era l'acqua potabile e in quest'area le popolazioni vivono una situazione precaria e si sostengono principalmente con i prodotti dei campi.
Questa situazione di difficoltà ci fa condividere e sentire nostre le parole di Papa Francesco nell'Enciclica Laudato Si : "Un problema particolarmente serio è quello della qualità dell'acqua disponibile per i poveri, che provoca molte morti ogni giorno. Fra i poveri sono frequenti le malattie legate all'acqua, incluse quelle causate da microorganismi e da sostanze chimiche. La dissenteria e il colera, dovuti a servizi igienici e riserve di acqua inadeguati, sono un fattore significativo di sofferenza e di mortalità infantile".( (Laudato Si N°29)
Con i mezzi limitati del nostro Distretto e l'aiuto dei benefattori Italiani abbiamo realizzato il pozzo d'acqua potabile, un lavoro lungo e difficile realizzato per lo più a mano; per poter disporre dell'acqua potabile è stato necessario scavare fino a 15 metri di profondità e realizzare uno strato di ghiaia e sabbia che garantiscono la potabilizzazione.
L'acqua, un grande dono
Per completare l'intervento del pozzo abbiamo previsto e realizzato a fianco di questo pozzo una torre e una cisterna dell'acqua per potenziare e completare il sistema di approvvigionamento dell'acqua potabile. Anche in questo caso, per realizzare il progetto della torre e della cisterna dell'acqua è servito molto materiale che abbiamo potuto acquistare grazie alla sensibilità di tanti amici italiani, sensibili alle parole di Papa Francesco nell'Enciclica "Laudato Si" : "La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L'umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune. Desidero esprimere riconoscenza, incoraggiare e ringraziare tutti coloro che, nei più svariati settori dell'attività umana, stanno lavorando per garantire la protezione della casa che condividiamo. Meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo. I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com'è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi.
Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta … Abbiamo bisogno di nuova solidarietà universale. Come hanno detto i Vescovi del Sudafrica, «i talenti e il coinvolgimento di tutti sono necessari per riparare il danno causato dagli umani sulla creazione di Dio». Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità."
("Laudato Si"n°13-14)
Lo spirito di collaborazione e solidarietà ha caratterizzato questi lavori più di ogni altro aspetto, la collaborazione tra i lavoratori della coltivazione e la solidarietà degli amici italiani hanno permesso a questo progetto, che sembrava irrealizzabile, di prendere forma e consistenza.
Oggi il progetto della coltivazione procede molto bene, grazie anche a questi interventi che permettono di avere a disposizione acqua buona e potabile, sia per la sussistenza delle famiglie che partecipano al progetto sia per tutte le attività di coltivazione.
Padre Luigi SAVOLDELLI sm.
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Comments 2
Luigi: gratie tante! And for two things! The great work and communal efforts to build such a well, a Tower and water tank and to communicate this success to the society of Mary, and benefactors! Thank you! Paul Frechette sm
Following the "Bushfire Apocalypse" we have endured in Australia this summer (it started early Spring), we are now experiencing an absolute deluge & floods in many parts of Eastern Australia. Yet too many of our politicians -- not to mention the Murdoch Press -- are still questioning the "evidence" for human induced climate change. This is clearly a matter for Ecumenical and Interfaith Dialogue -- perhaps especially in Australia & the Pacific with our Indigenous brothers & sisters whose sense on the interrelatedness of everything and the sacredness of creation have so much to teach the rest of us. I am pleased to say the ecumenical Association of Practical Theology in Oceania has made this a key focus for our ongoing work.